La sveglia
Racconti di viaggio di Enrico Ciotti
Ti svegli la mattina, alzi le serrande di casa, giri su te stesso per connettere il cervello appena svegliato, caffe, doccia, guardi l’orologio e sbuffi …è tardi !!!!! Tutto di corsa, non trovi i calzini, la giacca le scarpe e via al lavoro….
Aspetta aspetta…no…Oggi sono in barca, sono in vacanza, la mia vacanza!
Mi sveglio alzo lo sguardo al sole e sorrido, il capitano ha già preparato il caffè ed è ancora caldo, mi ci bagno leggermente le labbra e con la tazza in mano faccio un saluto ai vicini di barca, sorrido.
Sono il primo della crew ad essersi svegliato, ascolto il mare, la brezza mattutina e mi godo il risveglio.
Un’ altro sorso di caffè, poggio la tazza e via! Un bel tuffo in un acqua cristallina, pulita, limpida e fresca al punto giusto. Mi faccio una bella nuotata per riattivare la muscolatura e ritorno in barca, non prendo nemmeno l’asciugamano, ho tutto ciò di cui ho bisogno…sole e vento!
Sento dei rumori e subito dopo un grande luminoso “BUONGIORNOOOO!!!”
Si sono svegliati Marco, Anna, Giorgio e Stefania, anche loro, come me si capisce che stanno provando qualcosa di diverso…
Iniziamo a preparare la colazione per farla tutti insieme; biscotti, marmellata, pane, latte e caffè.
Ci raccontiamo come abbiamo passata la notte nelle nostre comode cuccette, i piacevoli sussurri della barca che abbiamo sentito prima di addormentarci, quei dolci movimenti che ti cullano e quel cielo stellato che sembrava uscito da una fiaba.
Iniziamo a movimentarci e a prendere confidenza con la nostra nuova casa galleggiante e nel movimentarci troppo forse abbiamo svegliato anche Edoardo e Giorgio che come due bambini felici, come prima cosa si tuffano in acqua esultando dalla gioia!
Ora ci siamo tutti!
Il capitano ci spiega il programma della giornata nella maniera più tranquilla del mondo ,ci racconta di una caletta meravigliosa dove andremo per pranzo, spiega che in mare bisogna prendersi il giusto tempo per tutto ,riadattare il corpo e lo spirito ai ritmi naturali e non quelli imposti da una vita purtroppo sempre più frenetica ,capiamo tutto su quelle due o tre cose fondamentali che si devono fare in barca ma soprattutto quelle che non si devono fare, è un tipo alla mano, è uno di noi e si respira già aria di famiglia, una nuova famiglia che soltanto la barca può formare.